L’ambiente e la libertà stanno morendo insieme: difendiamoli insieme.
Un manifesto.
Per chi di noi si era abituato a considerare “normalità” la vita degli ultimi cinquant’anni, quella dei prossimi cinquanta sarà una perenne emergenza.
La pandemia di coronavirus, pur non essendo la peggiore che potesse colpirci, è bastata a massacrare le economie del nostro ricco Occidente, a partire da quella italiana. Non sappiamo ancora dire in che misura il contagio sia dipeso dall’alterazione degli ambienti naturali per mano dell’uomo, ma una cosa la sappiamo: le nostre società “avanzate” non sono invulnerabili come credevamo, e con una crisi climatica alle porte questa non è una buona notizia.
Una crisi climatica i cui segnali si fanno ogni giorno più insistenti:
venti milioni di ettari di foreste sono bruciati in un solo anno, siccità prolungate precedono e aggravano guerre sempre più sanguinose, con profughi sempre più numerosi, dalla Siria al Corno d’Africa, dallo Yemen al bacino del Chad.
Non facciamoci illusioni: la “normalità” che conoscevamo appartiene ormai alla storia, non più alla cronaca.
Insicura e spaventata, l’opinione pubblica occidentale si sta spaccando in due. Da un lato ci sono quelli che riscoprono il fascino della legge del più forte: legittimano la prepotenza del governo sul cittadino, del proprio Stato sugli altri Stati e, giocoforza, anche dell’uomo sulla natura. “La mia nazione”, pensano, “deve potersi arricchire senza scomodi rivali di regioni più povere, senza gli intralci dello Stato di Diritto e senza rimorsi per l’ecosistema”.
E dall’altro?
Se questo è ormai il volto della Reazione mondiale, sul fronte opposto dovrebbe essere automatica l’unione degli spiriti liberali con quelli ecologisti. Quando la storia scava il suo fossato in modo così vistoso, quando delimita con tale chiarezza e su una scala così vasta i due schieramenti contrapposti, è da pazzi esitare così tanto a formare il secondo schieramento lasciando che il primo dilaghi indisturbato.
Ecco perché noi, donne e uomini impegnati nella lotta per un pianeta abitabile e per una società libera, per la natura e per la scienza, per i diritti, per l’Europa e perché nessuno sia lasciato solo, inizieremo a colpire all’unisono in ogni occasione possibile, e ci batteremo per portare su questa linea ogni partito, movimento o associazione a cui partecipi almeno uno di noi. Lo faremo muovendo da alcune premesse di cui nessuno può negare la ragionevolezza:
La si può affrontare solo a partire dai numeri e dall’analisi della realtà fisica col metodo scientifico sperimentale. Gli affetti e i gusti soggettivi non devono interferire.
Primi firmatari
Per una bla bla

Emanuele Pinelli

Elisa Serafini

Joshua Honeycutt

Eugenia Aguilar

Matthias Cologna

Beatrice Rosica

Erika Puntillo

Daniel Predoi

Sebastian Gerstner

Valter Grossi

Anita Giabardo

Alessandro Monaco

Stefano Morcelli

Ilaria Capelli

Alessandro Lima

Michelangelo Stanzani
Più Europa

Pietro Verzelli

Maria Carbone

Nicola Ghisalberti

Laura Porcile

Tommaso Marangoni

Francesca Mercanti

Alessio Spetale

Filippo Badolato

Francesca Torre

Massimiliano Avino

Giulio del Balzo

Davide Sguazzardo

Marcello Dall’Osso

Luca Fiorenzola

Davide Coriele
Firma il manifesto
Compila i campi per sostenere questo manifesto.
Rispetteremo la tua privacy: i limiti all’uso dei dati personali per noi non sono solo una formalità.
Altre firme pubbliche
Afra Carubelli – 1954
Alberto Cavani – 1996
Alessandro Itta – 1970
Alessio Di Renzo – 1996
Alfonso Pascale – 1955
Alberto Della Giovanna – 1996
Alessandro Mongelli – 1992
Andrea Vassallo – 1998
Angela Pierini – 1958
Anita Bernacchia — 1982
Ardelio Michielli – 1948
Bianca Hermanin – 1975
Claudio Cammarano – 1978
Cristiano Nestorini — 1968
Danila Armuzzi – 1976
David de Biasi – 1984
Davide Ghio – 1992
Diego Rinaldi – 1997
Enrico Andriolo – 1994
Fabio Nocchi – 1968
Filippo Momentè – 1999
Francesca Mercanti – 1970
Francesca Schir – 1973
Giacomo Paladini – 1972
Gianluca Carrabs – 1976
Gianluca Sughi – 1974
Gianni Lacavalla – 1974
Gino Pellegrino – 1966
Giovanni Iannello Leone – 1959
Giovanni Palandri Raggi – 1993
Giovanni Risato – 1998
Giovanni Sgaravatti – 1992
Giulia Gennari – 1991
Giuseppe Bellitto Grillo – 2004
Lia Da Giau – 2001
Licia Soncini – 1962
Lisa Bringhenti – 1994
Luca Crisafulli — 1978
Luca Pieri – 1983
Luigi Amore – 1963
Marco Aiuto – 1997
Marco Durastante – 1997
Marco Rinaldi – 2002
Margherita Hermanin – 1994
Marina Rossini – 1993
Mario Gargiulo – 1991
Martina Maggioni — 1998
Matilde Gatta Michelet – 1997
Mattia Masseroli – 1999
Mattia Morbidoni – 1987
Maurizio Valitutto – 1989
Maximilian Schweigkofler – 1997
Mirco Orsolin – 1990
Nicholas Garufi – 2000
Nico Di Florio – 1979
Nicola Verì – 1989
Pablo Festa – ND
Paola Bolognini – 1960
Paolo Sirianni – 1948
Raphael Darù – 1977
Rebecca Picca Orlandi – 1991
Roberto Castorina – 1963
Samuele Marco Degradi – 1987
Sara Canali – 1981
Susanna Sturlese – 1979
Tommaso Bruzzone – 1995
Valentina Viotti – 1982
Alessandro Traversa — 1985
Christian Tam – 1991
Cristina Zennaro – 1962
Davide Cremoni – 1999
Davide Cucciati – 1986
Davide Rossi – 1973
Diana Severati — 1976
Emil Marian Nitu — 1997
Erika Doné – 1997
Fabiola De Blasio — 1989
Federico Cappellasso – 1996
Flavio Colognato – 2002
Francesco Pileggi — 1991
Gian Alberto Rizzo – 1998
Giuliana Venturini – 1953
Giuseppe Maio – 1990
Ilaria Sanino – 1984
Ivan Procaccini – 1995
Luigi Colecchia – 1998
Maddalena Cappelli — 2000
Marco Merciadri – 1994
Maria Iacombe – 1954
Maria Teresa Cimmino – 1995
Michele Corio – 1996
Michele Solari — 1970
Nicolas Caceres – 2003
Nicolò Pontiglione – 2001
Noemi Cimolini – 1996
Paolo Giacobbe — 1976
Paolo Piovani – 1982
Priscilla Morbin – 1994
Samuele Cherubin – 1995
Silvia Soldatesca – 1985
Stefano Pompeo – 1995
Tecla Trifilò – 1998
Tommaso Bertini – 1993
Tommaso Mangiarotti — 1998
Valentina De Cecco — 1994
Walter Ebner – 1961
Valentina Lodde – 1977
Valentina Nizzardo – 1993
Condividi🙂
Tutti hanno diritto a vivere in una terra libera!